Pubblichiamo con piacere il resoconto arrivati dai nostri Yuri Trentin, Ivan Mattolin e Daniele Grossi, impegnati domenica ai Campionati Italiani di Lignano nella specialità “Coppa Crono“.
Complimenti!!!! 💪💪💪💪
Nonostante le previsioni meteo non fossero favorevoli il sole ci ha accompagnati per tutta la durata della manifestazione. Dopo una serata passata in un ristorante a parlare di tattiche e strategie di gara, siamo riusciti a demolire uno ad uno tutti gli obbiettivi prefissati e forse la colpa è proprio da attribuire ai 300gr cadauno di bavette al granchio divorate durante il nostro “briefing tecnico” (vedi allegato).
Vista l’importanza di un buon riscaldamento prima di una gara su distanza sprint, abbiamo optato per passare quei minuti preziosi a valutare i pro e i contro sull’utilizzo facoltativo della muta. La mucillagine a riva ci ha presto convinti ad indossarla e a schierarci velocemente in griglia. Per la frazione di nuoto era previsto lo sfruttamento della scia di Yuri (tattica soprannominata “coda di gatto” ben presto sostituita dalla piú comunemente detta tattica “alla c****o di cane”). Un po’ per gli occhialini antifog di Yuri, un po’ per la miopia di Ivan e a causa di un isola di alghe che abbiamo circumnavigato, abbiamo finito la frazione con un surplus di quasi 400m. Ignari di quello che ci sarebbe accaduto da lí a poco non ci siamo scoraggiati. Dopo una T1 di quasi 3 km saliamo sui nostri bolidi pronti per una partenza esplosiva… Forse fin troppo esplosiva. Il dardo soporifero che il sicario assoldato da Daniele ed Ivan doveva colpire Yuri, varia rotta centrando la ruota anteriore di Ivan. Ma neanche questo ci ha fermati. Le forti immagini del colombiano in lacrime dell’ultimo mondiale di ciclismo, erano niente in confronto allo sguardo attonito di Ivan. La disperazione che traspariva dai nostri volti commosse probabilmente gran parte dei vicini stand e come per miracolo si materializzarono davanti ai nostri occhi una pompa ed una nuova camera d’aria. Eseguito il pit stop scarichiamo sui pedali tutta la nostra frustrazione e watt, superando e polverizzando persino squadre con lenticolari e caschi aerodinamici. Finita la frazione bike usciamo dalla T2 ancora ignari del fatto che il sicario avrebbe sbagliato mira e mancato quindi le gambe di Yuri. Decidiamo quindi di utilizzare le ultime energie rimaste per le pose nelle foto. Giungiamo al traguardo in 01:16:23 stanchi ma contenti di aver lavorato di squadra fianco a fianco con le altre 217 squadre affiatate presenti alla manifestazione e convinti di poter replicare il prossimo anno magari con un gruppo ancora piú numeroso.
Daniele, Ivan e Yuri